Purificatori d’aria portatili come ausilio contro il Covid-19
Dato ormai per assodato che SARS CoV-2 (Covid-19) è trasmissibile attraverso aerosol, gli studi dentistici di tutto il mondo devono affrontare sfide per controllare la diffusione di aerosol contaminato adottando talvolta misure precauzionali aggiuntive, oltre agli ormai noti DPI, particolarmente importanti per la protezione di se stessi e dei pazienti, non potendo questi ultimi indossare la mascherina durante i trattamenti dentali.
I controlli ingegneristici della ventilazione meccanica e del filtraggio dell’aria sono considerati un livello di precauzione più elevato rispetto ai soli DPI e sono meccanismi importanti per ridurre i rischi di trasmissione di malattie per via aerea, in un ambiente interno come le sale odontoiatriche.
In strutture odontoiatriche in cui la ventilazione e il filtraggio non forniscono aria pulita sufficiente, è possibile utilizzare i PAC.
I PAC, chiamati anche purificatori d’aria o disinfettanti d’aria, sono dispositivi indipendenti che possono essere utilizzati per ridurre le concentrazioni di inquinanti all’interno. I PAC possono colpire particelle sospese nell’aria, gas o entrambi.
I PAC impiegano varie tecnologie di depurazione dell’aria che possono essere classificate in due categorie:
- filtri d’aria medi;
- con depuratori d’aria elettronici.
I PAC con un tipo specifico di filtro chiamato High Efficiency Particulate Air (HEPA) possono essere utilizzati per fornire una protezione supplementare contro le particelle di Covid-19. L’efficacia di un purificatore d’aria dipende da diversi fattori: l’efficienza del suo filtro, la velocità del flusso d’aria attraverso il filtro, la sua posizione nella stanza e le sue ore di funzionamento.
Per mantenere una buona qualità dell’aria interna, è consigliabile fornire 5 cambi d’aria ACH in un’ora; in altre parole, il volume d’aria nello spazio interno deve essere sostituito con aria fresca esterna 5 volte in un’ora o una volta ogni 12 minuti.
Tipologia di ricerca e modalità di analisi
In uno studio, pubblicato sul Journal of Dentistry di febbraio 2021, gli autori, in collaborazione con ingegneri/medici, hanno valutato i tassi di ventilazione meccanica degli spazi clinici odontoiatrici, l’efficacia della rimozione delle particelle di aerosol grazie alla ventilazione meccanica e l’utilità del filtraggio dell’aria da parte dei PAC per migliorare la rimozione delle particelle di aerosol dalle sale odontoiatriche.
Il flusso d’aria volumetrico è stato misurato per valutare la velocità di cambio d’aria all’ora mediante ventilazione (ACHvent). La ventilazione equivalente fornita dal PAC (ACHpac) è stata calcolata in base alla sua velocità di erogazione di aria pulita. Le concentrazioni di particelle di aerosol da 0,3, 0,5 e 1,0 μm sono state misurate in 10 sale odontoiatriche con varie velocità di ventilazione al tempo basale, dopo 5 minuti e dopo 30 minuti di osservazione con e senza il PAC o il sistema di ventilazione in funzione.
Le velocità di rimozione dell’aerosol sono state valutate mediante costanti di decadimento della concentrazione per le particelle di 0,3 μm con sola ventilazione (Kn) e con ventilazione e PAC (Kn+pac), e in base ai tempi necessari per raggiungere il 95% e il 100% di rimozione delle particelle di aerosol accumulate.
Risultati
ACHvent è risultato variare da 3 a 45. Kn e Kn + pac sono risultati essere correlati rispettivamente con ACHvent (r = 0,90) e ACHtotal combinato (r = 0,81).
Gli autori hanno riscontrato che le particelle di aerosol accumulate non potevano essere rimosse con sola ventilazione entro 30 minuti in stanze con ACHvent <15. Il PAC ha ridotto l’accumulo di aerosol e ne ha permesso una rimozione accelerata.
Gli aerosol accumulati sono risultati essere completamente rimossi in 4-12 minuti mediante ventilazione combinata con PAC. L’efficacia del PAC è risultata particolarmente evidente nelle stanze con scarsa ventilazione. L’ulteriore vantaggio del PAC nella rimozione dell’aerosol è risultato inversamente correlato con ACHvent.
Conclusioni
Dai dati di questo studio, che devono trovare conferma in altri lavori analoghi, si può concludere che nelle sale odontoiatriche con scarsa ventilazione si può verificare un accumulo di aerosol non “salutare” soprattutto in questo periodo di pandemia da Covid-19.
L’aggiunta di PAC con un filtro HEPA riduce significativamente l’accumulo di aerosol e ne accelera la rimozione.
Implicazioni cliniche
Nelle sale odontoiatriche inserite in strutture ove non può essere garantita un’appropriata ventilazione con adeguati ricambi d’aria è bene provvedere all’aggiunta di PAC con un filtro HEPA in quanto questo può migliorare la rimozione degli aerosol nelle stanze. Per ridurre i rischi di trasmissione di Covid-19 devono essere utilizzati solo PAC con filtri HEPA.
Lo Studio dei Dottori Manfredonia ha la possibilità di garantire il ricambio di aria nelle stanze essendo dotato di 9 sale operative con finestra o balcone ovunque, ma per essere ancora più sicuri durante la seduta si è dotato di PURIFICATORE d’ARIA e di Lampade UVC Osram Air Zing di cui si allegano immagini e documentazione.